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Studio clinico per migliorare il trattamento di bambini e adolescenti

I neuroblastomi sono tumori solidi maligni che si manifestano principalmente nella cavità addominale e in prossimità del midollo spinale a livello del torace, del collo o della pelvi. Poiché sono presenti già durante lo sviluppo prenatale (embrionale), essi diventano evidenti prevalentemente durante la prima infanzia. I neuroblastomi rappresentano circa il 7% di tutti i tumori nei bambini e negli adolescenti.

Se il cancro è già diffuso a tutto il corpo (metastasi) o presenta determinate caratteristiche biologiche, il trattamento può essere difficile. Nei neuroblastomi questo è molto comune, dato che spesso vengono identificati troppo tardi, motivo per cui sono definiti neuroblastomi ad alto rischio.

Per i pazienti colpiti la prognosi nel corso del tempo è migliorata gradualmente grazie ad un trattamento che combina chemioterapia, chirurgia e radioterapia. Tuttavia, le prospettive di guarigione per i bambini e gli adolescenti affetti da un neuroblastoma ad alto rischio sono ancora sfavorevoli. L'obiettivo del nuovo studio clinico HR-NBL2/SIOPEN è quindi quello di definire la migliore strategia terapeutica per continuare a migliorare le possibilità di cura dei pazienti con neuroblastoma ad alto rischio.

In Svizzera lo studio è condotto dalla professoressa Maja Beck Popovic, che ne sottolinea l’importanza, poiché da esso dovrebbero arrivare risposte a domande scientifiche, come ad esempio, se una chemioterapia più intensiva con trapianto di cellule staminali dopo l'intervento chirurgico possa dare o meno dei vantaggi. Allo stesso tempo, per i pazienti affetti da neuroblastoma con determinate caratteristiche del tessuto tumorale sarà possibile l'introduzione di terapie mirate grazie a nuovi farmaci.

Lo studio è già stato aperto ad Aarau, Losanna, San Gallo e Zurigo e nelle prossime settimane dovrebbe essere esteso anche a pazienti degli altri ospedali aderenti allo SPOG.

«Lo studio HR-NBL2/SIOPEN sta cercando di colpire le cellule tumorali dei neuroblastomi in modo più specifico».